Al via PLAN’EAT, il progetto europeo per sistemi alimentari più sani e sostenibili coordinato dal CREA

Coinvolge 24 tra enti e organizzazioni di 12 Paesi europei (Italia, Belgio, Germania, Grecia, Spagna, Francia, Ungheria, Irlanda, Olanda, Polonia, Svezia e Regno Unito) per una durata di 4 anni e con il coordinamento del Centro di ricerca Alimenti e Nutrizione del CREA (Consiglio per la ricerca in agricoltura e analisi dell’economia agraria). È il progetto Horizon “PLAN’EAT, Trasformazione dei sistemi alimentari per comportamenti alimentari più sani e più sostenibili” e si concluderà con l’elaborazione di un vademecum di raccomandazioni e strategie interventi ad hoc per gli attori della filiera alimentare finalizzato a rendere sempre più armonizzate e sostenibili le scelte produttive, le abitudini di consumo e le raccomandazioni dietetiche. 

Il centro di ricerca Alimenti e Nutrizione si occuperà di raccogliere i dati sui consumi e costumi alimentari della popolazione dei 12 Paesi europei partecipanti, dividendola in 9 fasce vulnerabili, ossia gruppi di popolazione che hanno esigenze nutrizionali particolari come bambini e anziani oppure gruppi di popolazione che non hanno accesso a una dieta sana, come gli individui a basso reddito o a bassa scolarità. Sulla base dei risultati ottenuti, saranno formulate proposte mirate di diete e raccomandazioni che possano gradualmente sostituire abitudini alimentari dannose per l'organismo.

 "I consumatori - dichiara Laura Rossi, ricercatrice del CREA Alimenti e Nutrizione e coordinatrice di PLAN'EAT - saranno i protagonisti del progetto perché primi destinatari delle raccomandazioni. Verranno effettuati 9 Living Labs, che coinvolgeranno, oltre alla popolazione generale, determinati sottogruppi di popolazione (bambini, adolescenti, persone con basso reddito e anziani) in diverse aree europee, per mappare i loro pattern dietetici e analizzarli sotto il punto di vista ambientale, socioeconomico e salutare".

L'operazione culturale a favore di un'alimentazione sostenibile consiste nel favorire l'allineamento dei consumi di cibo alle raccomandazioni delle Linee Guida realizzate dal CREA, che suggeriscono di preferire soprattutto i prodotti vegetali rispetto a quelli animali, con una preferenza, in quest'ultimo caso, per alimenti a minor impatto ambientale, come il latte, le uova, i pesci piccoli del Mediterraneo e il pollo. Senza tralasciare l'adozione di una serie di buone pratiche di consumo, come l'acquisto da filiere corte di prodotti locali in base alla stagionalità.  

“Le raccomandazioni nutrizionali devono essere sempre più accoppiate con le raccomandazioni sulla sostenibilità ambientale – conclude Rossi –.  Il nostro obiettivo è promuovere scelte alimentari salutari che siano compatibili con la protezione dell’ambiente.”