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Gianluca Castellini, Smurfit Kappa: “Il packaging non è mai stato così importante. Protegge tutto quello che consumiamo e ne determina il valore”
Gianluca Castellini, Smurfit Kappa: “Il packaging non è mai stato così importante. Protegge tutto quello che consumiamo e ne determina il valore”
di Matteo Mochi
Dove noi vediamo il packaging, in realtà scopriamo il futuro dell’economia circolare del cibo. Gianluca Castellini è CEO di Smurfit Kappa Italia. Incontro Castellini a Pastrengo, in provincia di Verona, dove ha sede l’Experience Centre di Smurfit Kappa Italia. Un incontro atteso perché è proprio qui che si può leggere il futuro del packaging di tutto il food system. Lo visiti e scopri l’impatto che ha in ogni fase della supply chain, fino all’acquirente e al consumatore finale. Designer, ingegneri, esperti di marketing impegnati quotidianamente nello sviluppo di soluzioni sempre innovative per soddisfare ogni esigenza. Per ogni prodotto, si tratti di bottiglie, cioccolatini, frutta e verdura, pasta, scatole, espositori, il Centro mette a disposizione tutti gli strumenti di studio e progettazione che permettono di sviluppare le migliori soluzioni disponibili sul mercato. E tutto viene fatto vedere prima al cliente: stampa digitale, store virtuale, analisi strutturale, analisi dei saving, ISTA test, questi sono solo alcuni dei tool, software e servizi con cui viene mostrato in anteprima il risultato finale di ogni progetto. Il tutto seguendo l’impegno dell’azienda verso la sostenibilità sintetizzato dal progetto Better Planet Packaging, volto a creare un nuovo futuro del packaging sostenibile attraverso la riduzione dei rifiuti generati dagli imballaggi anche grazie all’eliminazione della plastica che, troppo spesso, finisce nei nostri oceani e nelle discariche di tutto il mondo.
Capisci subito che qua il packaging di carta e solo di carta è una decisione seria, drastica, senza possibilità di ritorno. Castellini mi spiega perché: “Il packaging non è mai stato così importante come in questi ultimi anni. E la sua importanza è destinata ad aumentare. Lo è perché protegge tutto quello che consumiamo, e ne determina insieme ad altri fattori il valore. Inoltre è un elemento di marketing estremamente efficace nel definire la sostenibilità dei prodotti e le loro modalità di smaltimento. Siamo consapevoli dell’importanza del nostro lavoro ed è per questo che proponiamo sempre soluzioni innovative e “su misura”. Lo facciamo investendo prima di tutto sulla monomaterialità perché l’imballaggio – una volta terminata la sua funzione d’uso – diventa un rifiuto e dobbiamo fare di tutto per differenziarlo al meglio e recuperarlo ad altri usi. Usare solo la carta ha un impatto minore sull’ambiente e aiuta l’industria del riciclo. E poi la carta è bella, una materia tecnologicamente avanzata che consente soluzioni che sino a pochi anni fa erano impensabili. Un altro nostro impegno concreto è la riduzione in termini di volume del packaging. Possiamo prenderci cura dei prodotti e proteggerli usando molta meno materia prima. E una diminuzione del volume degli imballaggi diminuisce i costi lungo tutta la filiera della supply chain”.
Soluzioni che migliorano l’ambiente. Come le vaschette Safe&Green® realizzate negli stabilimenti di Orsenigo in Lombardia, Capocolle di Bertinoro in Emilia Romagna, Lunata in Toscana. Sono completamente in cartone ondulato, – il materiale circolare per eccellenza – biodegradabile, ma anche altamente resistente. E sicuro perché certificato secondo le più severe normative inerenti ai prodotti alimentari. Safe&Green® è un esempio concreto del progetto Better Planet Packaging, lanciato da Smurfit Kappa per favorire la sostituzione di imballaggi e materiali ad alto impatto ambientale con soluzioni amiche dell’ambiente.
“Tutti i nostri prodotti, come la gamma Safe&Green®, rispondono alla nostra identità e mission aziendale sintetizzato in tre azioni-chiave: creare, proteggere e custodire. Ciò significa che, oltre a realizzare soluzioni di packaging sostenibili che mantengano le promesse qualunque sia la sfida lanciata dai nostri clienti, proteggiamo i prodotti, anche i più delicati, insieme alle risorse naturali e ci impegniamo a far sì che con le nostre attività e quelle dei nostri partner possiamo ridurre sempre più l’impatto ambientale”.
Creare, proteggere, custodire, tre verbi che in queste stanze diventano arte, processo creativo, esercizio costante di sostenibilità, applicazione concreta del principio per cui si possono fare le cose sempre meglio usando meno materia, ma aumentando performance, usabilità e sicurezza.
Il packaging di carta diventa così miglioramento continuo del rapporto tra imprese, prodotti, consumo e sostenibilità ambientale. Attraverso Better Planet 2050, l’azienda si è data una serie di ambiziosi obiettivi di sostenibilità in diverse aree per ridurre ulteriormente il proprio impatto. È stata infatti la prima azienda tra le FTSE100 ad aver ottenuto le 5 stelle per aver reso gli obiettivi di sostenibilità dell’ONU al 2030 (SDGs) una realtà concreta. Tra i risultati raggiunti nel 2020, la riduzione del 41,3% delle emissioni di CO2 causate da combustibili fossili rispetto al 2005 e la diminuzione del 29,2% di rifiuti conferiti in discarica comparati al 2013.
Smurfit Kappa Italia fa parte della multinazionale, è quotata al London Stock Exchange ed è parte del FTSE100, uno dei produttori leader di soluzioni di packaging e display a base carta, n. 1 in Europa. Nel mondo conta 48.000 dipendenti, oltre 355 stabilimenti dislocati in 36 Paesi e un fatturato di oltre 10 miliardi di Euro nel 2021 e 65mila clienti. Da gennaio 2022 Smurfit Kappa Italia è stata certificata azienda Top Employer per il terzo anno consecutivo e a fine maggio tutti gli stabilimenti italiani hanno ottenuto la certificazione ISO 45001 relativa alla salute e sicurezza sul lavoro.
L’aumento del prezzo della carta e dei costi dell’energia incidono non poco sui conti economici dell’azienda. Anche in questo caso una sorta di lungimiranza circolare sta però mitigando parzialmente gli effetti della crisi energetica. Grazie a un processo produttivo integrato, gli stabilimenti di trasformazione possono approvvigionarsi della maggior parte delle materie prime da cartiere di proprietà del Gruppo, assicurando prestazioni e servizio ottimali. Dalle foreste di proprietà certificate FSC (gestione responsabile e sostenibile) alla realizzazione di carta che viene utilizzata negli stabilimenti per la produzione di fogli e scatole in cartone ondulato, fino alla raccolta di carta e cartone riciclato che ridiventa materia prima e viene così reimmessa nel ciclo produttivo. Un vero esempio di “economia circolare”.
Smurfit Kappa in Italia opera con 26 stabilimenti – 10 stabilimenti integrati, 4 scatolifici, 2 produttori di fogli di cartone ondulato, 2 cartiere, 1 impianto dedicato al riciclo e 7 stabilimenti di prodotti speciali –, ha 2200 dipendenti e un fatturato di circa 700 milioni di euro.
successivo:
Franco Fassio: “L’Economia Circolare del cibo per riequilibrare il futuro di tutto il Food System”
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